Virginiana Miller
The Unreal Mccoy 2019 - Rock, Alternativo

The Unreal Mccoy
11/04/2019 - 10:16 Scritto da Marco Villa

The Unreal McCoy è il disco americano dei Virginiana Miller, ed è in tutto e per tutto un loro disco.

Un po' come mettere in pausa il proprio senso più sviluppato, per vedere l'effetto che fa. Se pensi ai Virginiana Miller e alla loro storia più che ventennale, non puoi non pensare subito ai testi di Simone Lenzi. Forse anche sminuendo l'ottimo lavoro dei suoi compagni di band, ma la caratteristica primaria dei Virginiana è sempre stata quella di osservare il presente e di raccontarlo in modo diverso. Diverso da tutti gli altri, partendo da elementi minori, quasi insignificanti, mischiandoli con riferimenti e citazioni altissime e ottenendo canzoni da tre minuti belle da ascoltare e cantare, ma anche dotate di una compiutezza che a volte difetta a interi romanzi. Con The Unreal McCoy, primo album a 6 anni da "Venga il regno", i Virginiana Miller hanno messo in pausa questa capacità, scegliendo di abbandonare l'italiano per l'inglese.

Al di là della radicalità della scelta, in un momento in cui proprio l'italiano sembra garantire una spinta in più a priori, è una decisione che può sembrare un capriccio o peggio un esercizio di stile. Non è così, anzi: The Unreal McCoy è scritto e cantato in inglese perché non avrebbe avuto alcun senso se fosse stato scritto e cantato in italiano. Non un capriccio, quindi, ma una necessità artistica e narrativa.

The Unreal McCoy è il disco americano dei Virginiana Miller, nel senso che è interamente calato nell'epica della provincia statunitense. Dalle storie di cowboy contemporanei a quelle dei motorhome, è un album che parla di quei territori senza badare troppo al tempo, un po' come succede con Holt, il paese in cui Kent Haruf ha ambientato la sua trilogia della pianura. Le storie sono tra le più diverse, ma accomunate sempre dalla volontà di raccontare l'insignificante per farlo simbolo di qualcosa di più universale. Si dice che bisognerebbe scrivere solo di ciò che si conosce bene e questo spostamento di immaginario non sembra andare nella giusta direzione, ma qui arriva l'abilità di creare mondi: a livello musicale, il suono si fa più chiuso e tagliente del solito, ad accentuare i chiaroscuri, mentre il cantato di Lenzi mantiene il consueto timbro accentuato, che va a sottolinare i suoni più significativi, senza l'ossessione della pronuncia perfetta.

The Unreal McCoy è in tutto e per tutto un disco dei Virginiana Miller, ma ambientato all'estero, un po' come accade con certe serie tv di lunga vita, che ogni tanto si concedono una stagione diversa dal solito per variare sul tema. L'importante è che il tema rimanga chiaro e su questo non c'è dubbio: dalle praterie immaginarie fino ai rifugi antiatomici, troverete i Virginiana Miller di sempre.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.