The Winstons Smith 2019 - Rock, Progressive

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I Winstons non sono più un gioco. A patto che lo sia mai stato.

E dire che Roberto Dellera, Enrico Gabrielli e Lino Gitto di cose da fare ne avrebbero. E non poche, a dire il vero. Tanto che quando i tre diedero vita ai Winstons (era il 2015), nessuno, o quasi, avrebbe scommesso un centesimo sulla longevità del progetto. Sembrava, più che altro, l’ennesimo gioco, poco più un innocente divertissement, insomma Ma quando ti fai prendere la mano, l’orizzonte cambia in un attimo. E poi dipende anche da come e da dove si parte. I Winstons hanno lasciato che il loro nuovo disco prendesse vita dagli studi nei quali Mike Oldfield registrò “Tubolar bells”: ore e ore di session, idee ammonticchiate una sopra l’altra, l’ipotesi di un doppio album pian piano scartata grazie a una selezione chirurgica, favorita dal lavoro in fase di produzione di Tommaso Colliva.

“Smith” è nato così, con il massimo della libertà d’azione, confondendo il prog con la psichedelia, le tastiere acide con il pop alla Beatles, la follia barrettiana ( i giri di basso di “Tamarind smile” non ricordano forse “Astronomy domine”?) con il freakbeat, i King Krimson con il suono di Canterbury. A dare man forte ecco, a proposito di Canterbury e della sua illustre scena, Richard Sinclair dei Caravan, Nic Cester dei Jet, l’ex Bad Seeds Mick Harvey, Rodrigo D’Erasmo, Federico Pierantoni. Strizzate d’occhio al passato assorbite e rimesse in circolo attaccando a tutto campo i mai logori schemi sixties, facendoli propri, in nome della contaminazione più pura. E se aggiungiamo che il titolo rimanda a George Orwell (Winston Smith è il protagonista dell’epocale romanzo “1984”), ci si accorge in un attimo di come questo disco sia stato messo a ferro e fuoco dalle lucide visioni di una band in splendida forma. Che il gioco sia diventato una cosa seria appare evidente, che i Winstons siano un punto fermo del nuovo psycho-prog (o chiamatelo come diavolo vi pare) tricolore, altrettanto.

 

 

 

 

 

 

 

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La recensione Smith di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-01 23:52:00

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