Martæ L'ultima volta 2019 - Pop, Indie

L'ultima volta precedente precedente

"L'ultima volta" è l'esordio di Martæ, nonché un piccolo capolavoro che la pone tra i nomi del futuro pop italiano a cui prestare maggiore attenzione.

Una voce profonda e ricca di sfumature, dominata alla perfezione; una dolcissima ed essenziale commistione di folk e pop, mai banale; una scrittura dei brani che, sia dal punto di vista musicale che dei testi, riesce a raccontare e a far immergere nel proprio mondo. Questi sono gli ingredienti de “L’ultima volta”, ep d’esordio di Martæ, artista poco più che ventenne ma già in grado di dare prova di una maturità artistica sorprendente.

Le cinque canzoni contenute nel disco, anticipate dal singolo nonché traccia d’apertura “Amelia” (forse la traccia migliore del disco, per quanto il livello generale sia così alto da rendere difficile fare un’affermazione del genere; sicuramente la più “furba”, alla quale è stato infatti riservato il ruolo di singolo), sono un minuscolo spaccato di dolce malinconia quotidiana, uno struggimento nel quale cullarsi, sdraiati sul proprio divano con una tazza di the da sorseggiare. Parole e note scivolano elegantemente durante l’ascolto, e sembra quasi di sentire la loro carezza sulla nostra pelle. Si tratta di un disco perfettamente ordinato: non c’è una sillaba o un suono che sia fuori posto. Tutto è esattamente dove dovrebbe essere, e sembra invitarci a fare parte di questo soffuso ordine, di questo caos calmo. Le situazioni descritte –o forse sarebbe meglio dire raccontate, visto che in certi momenti si ha la vivida sensazione di stare assistendo al dipanarsi di una storia- nei testi si imprimono immediatamente nella mente, e l’ascoltatore ne viene trascinato fino a sentirle come proprie.

Come per tutte le cose belle, anche qui la fine arriva troppo, troppo presto. L’incantesimo finisce nel momento in cui inizia a prendere forma, e l’agrodolce de “Il canto dei folli” lascia il posto all’agrodolce del silenzio. Non resta che ricominciare da capo, con un nuovo ascolto, nella speranza vana che stavolta la magia si compia.

L’augurio migliore che possiamo fare a Martæ (e anche, egoisticamente, a noi) è che questa ultima volta sia in realtà la prima di numerose altre.

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La recensione L'ultima volta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-01 00:37:08

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