Malbona Polvere 2019 - Metal, Hard Rock

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La grandezza dei Malbona è stata proprio riuscire a coniugare credibilmente la lingua italiana alle sonorità hardcore, l’approccio cantautoriale con l’attitudine metal

I Malbona sono un power trio formatosi a Roma nel 2015. “Polvere”, il loro primo Ep ufficiale uscito a quattro anni di distanza dalla loro nascita, sembra porre i presupposti per un progetto molto interessante.

Tralasciando il font approssimativo del titolo rosso che appare sulla copertina, non possiamo ancora spingerci ad un giudizio artistico tout court considerando la produzione relativamente esigua della band. Il mio compito è fornirvi un paio di direttive solide per comprendere al meglio il particolare sound della formazione capitolina.

L’ep si apre con “Ma che ne sai”, una sorte di trip Californiano di Piero Pelù, per poi continuare sull’andamento “fastanimalesco” di “Appassirà”, con la riflessiva “Tu solo”, forse, il momento più pacato in scaletta, sino alla traccia di chiusura, “Stare al mondo”, sicuramente, il pezzo più radiofonico dell’opera.

Insomma, isolando in provetta e prelevando esclusivamente testi e cantato, potremmo gettare le basi per un ottimo disco di Nek. Non fraintendetemi, ma la grandezza dei Malbona è stata proprio riuscire a coniugare credibilmente la lingua italiana alle sonorità hardcore, l’approccio cantautoriale con l’attitudine metal. Senza precludersi ad un’unica fetta esclusiva di pubblico, riuscendo a proporre un prodotto che suoni allo stesso tempo heavy eppure orecchiabile.

Ben fatto.

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La recensione Polvere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-29 13:47:00

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