Emoliquida Di una collina e l'albero... 2005 - Metal

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"Il nostro genere si avvicina ad un prog metal con molte influenze rock...". Anzitutto bisogna vedere cosa s'intende per prog metal. Che detta così, ammettiamolo, un pochino inquieta. Inquieta perché sin da "Images and words" - era il lontano 1992 -, e cioè dal primo lavoro (in realtà opera seconda) dei monolitici Dream theater, che del genere hanno definito le linee-base, frutto a loro volta di un saccheggio operato costruttivamente dai riferimenti più disparati, non è che si sia ascoltato granché di innovativo. Meglio dire: il prog metal - in quanto genere ibrido - mi pare per sua stessa natura anti-innovativo. In perpetua - e vituosa, pure gradevolissima - riproposizione di sé stesso.

Tuttavia nel demo degli Emoliquida qualche spunto c'è. Pure troppi,a dire il vero. Il problema, infatti, sta più nel togliere che nel mettere.

Tre pezzi che vogliono essere suites di media durata (fedeli alla struttura di certo rock sinfonico, elemento inestricabile delle radici del prog metal stesso), sui sette minuti ciascuna. Pieni zeppi di citazioni, influenze, costruzioni sonore, passaggi, rotture. Pieni fino all'orlo. Fino a tracimare. Il tutto supportato da una chitarra senza dubbio di buon valore, mediamente creativa, una sezione ritmica diligente e corposa, un synth quantmeno vivace. La voce - il genere richiede una presenza "pesante", fra il baritonale ed il tenorile, che non mi pare esserci molto: occorre lavorarci parecchio - mi lascia più perplesso, ma questo a causa di una storica idiosincrasia per la parte vocale nei pezzi prog metal. Insomma me li ascolterei volentieri privi di cantato. Ma questo esula dal discorso sul demo.

Inoltre è vero che il prog metal fa della rottura ritmica e del passaggio straniante, per così dire, una delle sue cifre fondamentali. Ma gli Emoliquida esasperano questa regola insistendo troppo spesso in stacchi a dir poco inadeguati.

In conclusione: un lavoro assolutamente dignitoso - anche considerando la bassissima media dei componenti la formazione, sui vent'anni -, una tappa obbligata che potrebbe essere utile (sempre che gli Emoliquida si impegnino in questo senso) a due-tre operazioni fondamentali per salire di livello: "spogliare" del superfluo - anche se il prog metal è, per certi versi, l'esaltazione del superfluo - le strutture dei pezzi; lavorare sulla voce; limare e curare con un pò più d'attenzione i cambi d'atmosfera.

Però: se il buongiorno si vede dal mattino...

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La recensione Di una collina e l'albero... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-05 00:00:00

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