Pietro Roffi 1999 2019 - Elettronica, Crossover, Acustico

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A tutta fisa con Pietro Roffi

Oggettivamente parlando nella musica pop contemporanea la fisarmonica non è che sia lo strumento che ha il maggior numero di posto tra le hit di successo. Eppure Pietro Roffi, e già solo per questo le nostre simpatie vanno a lui, pone "al centro del villaggio" del suo disco "1999" proprio la fisa che qui vediamo suonata e declinata alla sua massima potenza. Già perché Roffi, e sin dalla prima canzone, "Blue Rio" lo dimostra, ha una conoscenza profonda e vibrante dello strumento che riesce perciò a presentare all'ascoltare in tutte le sue diverse sfaccettature. Lungi dal voler ripetere i classici esperimenti di patchanka che andavano tanto di moda negli anni Novanta, Pietro Roffi recupera un po' della tradizionale "classica" italiana della fisarmonica innervandola con suggestioni contemporanee. Ne viene fuori un buon disco, bello rotondo e ottimamente realizzato, che spesso e volentieri assomiglia molto più a un album di "colonne sonore per un film ipotetico" piuttosto che ad un lavoro di musica pop. E qui, forse, sta il più grande merito e al contempo il principale difetto dell'operazione del musicista di Valmontone. Se ai suoi componenti non assocerete, anche solo mentalmente, delle immagini ecco che ci potrebbe essere il rischio di una maggiore permeabilità ai componimenti. Eppure la fisa di Roffi suona che è un piacere.

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La recensione 1999 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-02 08:02:04

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