Megahertz – lo aveva ben raccontato Renzo Stefanel su queste colonne – è lo pseudonimo di Daniele Dupuis, già tastierista di Morgan, per citare il nome più importante con il quale ha collaborato. A Padova dicono sia molto conosciuto, da una parte perchè collabora con Castoldi, dall’altra perchè è uno di quelli che ai discotecari fa muovere gli arti nelle discoteche. Fatto sta che nel 2004 la Mescal ha pubblicato il suo esordio, “Estetica”, ottimamente accolto dalla critica, dal quale è tratta la “Pinocchio” oggetto di questo singolo.
Succede che metti su il cd, schiacci play, e ti ritrovi catapultato in un’aggressiva batteria in quattro quarti che neanche il tamarro della calcio in culo alla festa del paese. E dici, ma che succede, uh? Ti ricordavi la versione dell’album, easy-dance sì, ma con parecchio gusto, suoni decisamente internazionali e una produzione raffinata. Qui invece – seppur senza cadere nella dozzinalità della quasi totalità della commerciale che domina nei nostri dancefloor – l’eleganza che rendeva Megahertz il punto di unione tra ballabilità e cura produttiva viene totalmente meno, in favore di una accessibilità massificante. Peraltro ormai superata, visto che è l’easy-house ormai a dominare i dancefloor.
Allora è chiaro. Se Daniele andrà millantando di “scelte artistiche”, gli vedremo allungarsi il naso. Altrimenti si accetterà che uno con del talento mortifichi la sua musica per farsi qualche data in più pagata meglio, magari riuscendo pure a fare successo. In fondo, è solo la radio edit di un singolo.
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La recensione Pinocchio (cds) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-31 00:00:00
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