dea silente dea silente 2019 - Rock, Alternativo

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Un lavoro nostalgico e oscuro nella cui foschia si scorge il fascino di un’allucinazione chiamata vita

La Dea Silente si è costruita la propria bolla di cristallo in cui vivere guardando il mondo sfrecciarle intorno a ritmo frenetico. La sua formazione risale all’alba del terzo millennio ma la sua anima si è formata durante gli oscuri e patinati anni 80, all’angolo tra la dark wave e il pop elettronico.

Dopo diversi cambi di formazione la band oggi annovera tra le proprie fila Pino Polimeni alla voce, Alberto Masciocchi al basso, Simone Scandolara alle tastiere e Nicola Donato alla batteria. I quattro portano all’interno del gruppo background diversi che poi si fondono insieme dando vita ad un sound ipnotico condotto principalmente dalla vivace sezione ritmica che trascina lungo tappeti di tastiere spettrali su cui si appoggiano infine le teatrali interpretazioni di Polimeni.

Forse per restare fedeli ai propri riferimenti, questo ep rinuncia ai suoni corposi e rotondi di cui sono capaci le moderne tecniche di registrazione per prodursi invece in suoni e missaggi che sembrano usciti fuori direttamente dai suddetti anni 80. Echi di Joy Division ma anche di CCCP conducono inoltre le atmosfere giù negli inferi della coscienza, a cavallo di liriche decadenti che rivelano una realtà attuale nefasta e sconfortante da cui la Dea Silente, dall’interno della sua bolla di cristallo, cerca una via d’uscita.

Un lavoro nostalgico nella cui foschia si scorge il fascino di un’allucinazione chiamata vita.

 

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La recensione dea silente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-12 12:00:20

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