Carriera altalenante e alcuni avvicendamenti potranno aver scalfìto questa Vernice, ma di qui a cancellarla ce ne vuole, se resiste quel tanto di amicizia e a vincere è la passione per un sano e onesto pop 'n roll. Il quartetto castellano ci offre tre brani (pochini in verità), a metà tra cantiere aperto e l'antico "vizietto" di concepirne almeno uno buono per le radio o per l'estate. Non male, come idea: se un pezzo fa centro, puoi lavorare a un album con calma e campare di luce riflessa. "Piove", ad esempio, va subito a memoria: frizzante, ballabile e deliberatamente frivola, perfetta per ogni occasione. Buona e dal taglio originale, malgrado le basi a iosa, la cover de "Il mondo" di Jimmy Fontana, rappeggiante e con un bel cantato femminile di contorno. L'episodio meno riuscito ci sembra "Sud", vivace in pieno stile Vernice ma penalizzata da un testo zeppo di stereotipi, nel bene e nel male. Di colore sotto i ponti ne è passato, dagli esordi. Mantenerlo fresco, tutto sommato, ai nostri riesce bene.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-02 00:00:00
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