Please Diana Pollyanna 2020 - Indie, Alternativo, Pop rock

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Una prova solida e convincente, Pollyanna conferma i Please Diana come una delle più interessanti realtà “post-rock” dello Stivale.

Quattro amici delle superiori decidono di formare una band. I Please Diana nascono nel più banale dei modi, nel 2011 ad Assisi, ma il loro nome comincerà a circolare un paio di anni più tardi, in seguito all’uscita de L’inevitabile, il loro primo album ufficiale.

Il quarto lavoro in studio della band umbra, pur prendendo spunto dall’omonimo romanzo per bambini di Eleanor Hodgman Porter, di leggero non ha nulla, undici tracce (tra le quali un paio di brani strumentali, Aria, Pt 1 e Pt4) capaci di delineare un sound potente che ben si sposa con l’aggressività vocale di Gloria Bianconi. Pollyanna è qualcosa di molto simile a una crasi tra la versione emo-core dei No Doubt e l’alt-metal degli Alter Bridge. Provate ad immaginarvi Gwen Stefani interpretare uno dei primi album dei Fast Animals and Slow Kids, del resto, sono pur sempre umbri, la citazione è d’obbligo. Bonus track, l’ottima title song, melodie stoner e ritmo incalzante, sicuramente, è il pezzo che mi ha rapito di più.

Un sound coerente in grado di far coesistere sfumature metal e allusioni cantautoriali, cui unico difetto, a volte, peccare d’eccessiva pomposità. Una prova solida e convincente, Pollyanna conferma i Please Diana come una delle più interessanti realtà “post-rock” dello Stivale.

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La recensione Pollyanna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-31 14:40:00

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