Pioggia sui disastri ordinati Effe uguale zero 2019 - Cantautoriale, Sperimentale, Alternativo

Effe uguale zero precedente precedente

Disco all'avanguardia, orchestrale e poetico all'ennesima potenza

La pioggia è una reazione naturale ai "disastri ordinati", causati e subiti dall'uomo. Scrivere, come la pioggia, è un anticorpo.

Si presenta così Natalino Restaini, cantautore di Latina e ideatore del progetto chiamato Pioggia sui disastri ordinati, attivo dal 2014 in un percorso di scrittura e di cantautorato poetico di ricerca. Il disco in uscita in questo primo inverno del nuovo millennio è un concept intitolato "Effe uguale zero", composto di dodici capitoli e suonato con la partecipazione di ben 14 musicisti diversi.

Le tracce sono tutte legate tra loro attraverso una serie di atmosfere a metà tra il malinconico e una sorta d'inquietudine sospesa nel tempo e nello spazio. Le sonorità tipiche del cantautorato italiano si mischiano così ad una sorta di orchestra psichedelica e oscura. Il brano d'apertura intitolato In Ventum sembra venirci addosso direttamente dagli anni settanta per le sonorità, ma il testo in latino è talmente spavaldo che davvero è incollocabile a livello temporale. Un esperimento che merita un premio solo per il coraggio di aprire il disco così. Brano dopo brano si delinea una poetica che guarda a De Andrè e ai Marlene Kuntz più maturi senza andare mai fuori da un'eleganza tutta personale. L'apice del disco è costituito dalla combo capolavoro di Vedo ad occhi chiusi e Il fulcro interiore, brani che richiamano i Pink Floyd più avanguardisti e il Battiato de "Sulle corde di Aries". Gli ultimi cinque brani scorrono ad una velocità doppia rispetto alla prima parte del disco: sono circa dieci minuti in cui si susseguono i linguaggi inventati di Gange (brano che sembra uscito da un ep dei Verdena) e l'inglese di Neverending Spaces.

"Effe uguale zero" è un disco coraggioso, accattivante e raffinatissimo. Una serie di brani sperimentali che concettualmente richiamano le meravigliose atmosfere di "immensità", l'ultimo lavoro di Andrea Laszlo De Simone. Dischi così sono di quelli che fa davvero piacere ascoltare in un qualsiasi pomeriggio di febbraio italiano, tra disastri ordinati e non.

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La recensione Effe uguale zero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-28 09:53:56

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