Quai Du Noise Endless Latitude 2020 - Techno, Psichedelia, Elettronica

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Dalla sintesi per arrivare all'abbondanza

Dalla sintesi per arrivare all'abbondanza. Potrebbe definirsi così, con una frase quasi da processo alchemico, Endless Latitude dei Quai Du Noise, un lavoro che ci ha colpito per plurimi motivi. Innanzi tutto la qualità del suono, somma, che non ci capita di ascoltare spesso e poi l'assoluta aderenza con la filosofia e l'idea di base che muove l'intero disco. Un disco che nasce, giustappunto, da una linea minimalista che poi si evolve in un aggiunta, graduale e sapiente, di vari elementi, uno dopo l'altro, che concorrono a creare qualcosa di più grande.


In tal senso la tecnica della band che si divide tra Bologna e Rotterdam si può esplicare bene citando il pezzo che più di tutti ci ha convinto, ovvero Spectralis. Al di là del titolo magnifico, questa canzone è una sorta di cavalcata che mischia la techno sperimentale, con qualche intarsio di musica elettronica anche da ballare e poi incursioni nell'ambient che ci hanno fatto godere di gusto. Siamo chiusi in casa, possiamo accontentarci, al massimo, di quello spicchio di cielo che penetra dalla nostra finestra: però con Spectralis e con un po' l'intero Endless Latitude riusciamo a volare e a sognare un futuro. Non necessariamente migliore, perché i toni del disco, ogni tanto sono pure, cupi. Ma riusciamo a sognare un futuro. E in un momento come questo serve, ci serve come il pane fresco al mattino no?

 

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La recensione Endless Latitude di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-27 00:00:00

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