Shadoworld Shadoworld 2019 - Folk, Dark, Ambient

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Il presente in musica è inquietante un po' come il nostro qui e ora no?

Abbiamo ascoltato Ghost Twon una mattina grigio e molto fredda di inizio aprile. Ora, comprendiamo che possa interessare relativamente il quando abbiamo ascoltato un certo pezzo, eppure non ci pare una nota di poco conto. Già perché in un disco come questo Shadoworld la corrispondenza tra quanto ascoltavamo dalle casse del pc e quello che osservavamo fuori dalla nostra finestra beh, era abbastanza pazzesco. Certo, gli Shadoworld, ovvero Roberto Del Vecchio (voce e synth) e Old Boy (chitarra e voce), hanno composto i loro pezzi ben prima di quanto sta accadendo oggi tuttavia, un po' in maniera paradossale, ci abbiamo trovato dentro echi e suggestioni ma, lo ammettiamo, pure paure che non possono provenire che dall'oggi. 

Ed ecco allora che in questo album pieno zeppo di suoni curati ci siamo ritrovati come nelle nostre tasche. Ci sono alcuni momenti meno forti è vero, specialmente le ballad prestano il fianco a più di una critica ma, nel complesso, siamo di fronte ad un lavoro non soltanto interessante ma che si alza, nettamente, rispetto alla media del dark-folk d'appartenenza. Praticamente in ogni pezzo c'è uno spunto interessante anche e soprattutto per quanto concerne gli arrangiamenti che, va detto, non ci sono mai parsi banali e scontati.

Una roba non così semplice da ascoltare al giorno. Quindi bravi gli Shadoworld e speriamo di beccarci a qualche loro concerto: in fondo pensate che bello quando, passato tutto questo, potremo ridere di cuore ripensando a quel periodo lì

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La recensione Shadoworld di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-06 08:14:38

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