André Kellerberg The way out is through 2020 - Strumentale, Acustico, Ambient

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L'arte della composizione

Qualche giorno fa su Repubblica Paolo Rumiz ha scritto un pezzo nel quale racconta di come si sia accorto dell'arrivo della primavera dalla nascita, nel suo orticello casalingo, di quattro fagioli. Ecco, il fatto di vedere nascere, germogliare e crescere qualcosa di vivo, se non proprio di vegetale, è stata proprio la stessa sensazione che abbiamo provato nell'ascoltare The way out is through di André Kellerberg. Kellerberg infatti costruisce un lavoro palpitante, in cui ognuna delle sue composizioni vibra di un'intesità differente eppure, sempre, recando dentro sé una stilla di vita proprio.

E così ci siamo messi ad attraverso un album ricco di spunti e di rimandi, anche classici, in cui abbiamo particolarmente apprezzato una canzone come Volcano che, potenza delle ibridazioni delle arti, ci ha fatto venire in mente i momenti più introspettivi, disperati e, perché no, romantici di Under the Volcano di Malcolm Lowry. Insomma questo è un disco che fa venire in mente altri dischi che fanno nascere in noi la voglia di vedere quel dato di film o di rileggere quel romanzo che, da troppo tempo ormai, abbiamo sul comodino. Per usare una metafora trita ma, forse, super azzeccata: The way out is through è un ponte con altri mondi. O, se preferite e se fa più figo, è uno stargate. Uno stargate meno pacchiano e con degli arrangiamenti decisamente migliori no?

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La recensione The way out is through di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-05 08:09:48

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