Un trio acustico per raccontare il tempo che passa
"Bug Generazionale" è una canzone talmente esile che, a un certo punto, quasi ci si aspetterebbe che un fiato di vento la spazzi via. E invece no, e invece resta lì, in mezzo alla stanza e dentro la nostra testa. Questa è un po' la prima, ma anche l'ultima, sensazione che abbiamo provato nell'ascoltare non solo la traccia numero quattro ma anche il resto del lavoro di Clarissa Dominici (voce), Ilde Neri (chitarra, basso e cori) e Alessandro Palma (cajon e percussioni). I Ménageàtrois infatti hanno realizzato un disco di pop acustico, con arrangiamenti interessanti, anche se abbastanza minimali e con testi che si lasciano ascoltare nella loro immediatezza.
E proprio questa "via mediana", questo volersi prendere sul serio ma senza fare le cose troppo in maniera pesante e necessariamente gonfia di significati, è la "grandezza" della band di Tivoli che riesce, talvolta, anche nella non facile impresa di raccontare una generazione. Intendiamoci in questo disco di esordio non tutto funziona alla perfezione e soprattutto la prima parte dell'album non è a livello della seconda, molto meglio scritta, suonata e arrangiata.
Tuttavia la qualità generale rimane sempre alta, anche nei punti, diciamo così, meno riusciti e questo ci fa ben sperare per il futuro. Se i laziali hanno fatto un esordio così chissà il secondo disco che sorprese ci donerà!
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La recensione Ménageàtrois di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-04 08:11:30
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