Rasemiliani & The Marsili Explosion Keep on Moving 2020 - Cantautoriale, Ska, Reggae

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Belle vibrazioni Reggae tra Torino e Potenza e una super rielaborazione di Pino Daniele: A me me piac 'o raggamuffin

Mentre ascolti un album reggae già bello di per sé, arrivi alla penultima traccia e provi gioia di fronte a una rivelazione di freschezza e creatività, soprattutto se conosci un pochino di storia della musica italiana: A me me piac 'o raggamuffin è un'esplosiva rielaborazione del celebre brano di Pino Daniele "A me me piace 'o blues", che nel 2020 compie 40 anni assieme all'album "Nero a metà" risalente al 1980. Nel disco oltre a questo omaggio non può mancare quello a Bob MarleyRasemiliani & The Marsili Explosion d'altra parte amano far risuonare buone vibrazioni Reggae tra Torino e Potenza con un pizzico di Guadalupe. Keep on Moving è l'album della band riunita dal cantante e mc lucano Emiliani "RasEmiliani" Travaglini ed è composto da 10 canzoni interamente autoprodotte, tutte con ritmi in levare e con influenze dal raggamuffin allo ska fino al rocksteady.

Il progetto mostra subito la carta d'identità dichiarando le proprie origini, dalle radici in Basilicata ai nuovi luoghi d'adozione: a volte le distanze sono grandi ma i pregi e i difetti in qualche modo si assomigliano. Il disco parte infatti con due ritratti colorati e ritmati: Badsilicata racconta la regione e la sua storia intrecciata con il dialetto lucano, mentre Torino è casa nostra descrive la città che il gruppo vive tutti i giorni. Keep on moving è il manifesto di tutto il lavoro e gli dà il titolo omaggiando il famoso brano di Bob Marley, mentre Al di là del mare e Juwné a memwà sono viaggi tra frontiere e linguaggi. Take your time è un altro interessante esperimento ben riuscito che unisce orecchiabilità, ritmo e strofe di spoken music in dialetto lucano.

Le parole dei pezzi hanno uno spirito cantautorale - quasi rap nelle metriche più serrate - spaziando dall'italiano al dialetto fino al francese, creolo, inglese e patwa giamaicano: i testi caratterizzano quindi una rebel music che vuole risvegliare le coscienze delle persone secondo determinati valori di libertà (Lost in Babylon, Propaganda). La produzione di tutto l'album è bella: gli arrangiamenti sono ricchi, piacevoli e ben realizzati con chitarre, batterie, percussioni, basso, sax, tromba, tastiere e cori. Se oggi gli ascoltatori di musica fossero più attenti e meno pigri, probabilmente cercherebbero di evitare la solita Solfa e andrebbero a scovare le vibrazioni di Rasemiliani & The Marsili Explosion.

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La recensione Keep on Moving di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-24 12:26:34

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