Persimale Teoria del dubbio 2020 - Cantautoriale, Pop, Elettronica

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Persimale realizzano un disco che pare del 2017 ma va bene così

Il discorso, già a partire dal pezzo d'esordio di "Teoria del dubbio", dei Persimale ci è parso chiaro come il sole: ovvero un disco micro-retrò. Andiamo a spiegare perché, ne siamo certi, non l'avete mai visto usare questo termine. Abbiamo utilizzato micro-retrò perché la formula della band laziale è, grosso modo, quella più in voga nell'estate del 2016 ovvero un misto di musica elettronica e pop radiofonico, con particolare attenzione per il ritornello killer e una buona dose di introspezione, tutte caratteristiche che già in "Sete di te", la già citata prima canzone, si possono ravvisare facilmente.

Intendiamoci: questa ricetta non è che dia un risultato con un cattivo sapore, anzi. La formula funziona e funziona pure bene però se qualcuno di voi è alla ricerca di un minimo di ricerca musicale probabilmente "Teoria del dubbio" non fa per voi. "Teoria del dubbio" è, quindi, in ultima analisi un buon disco pop, ravvivato da una scrittura elastica e scattante ma che "paga troppo dazio" a quell'annata che ha sancito il passaggio dall'indie al mainstream, o comunque la tracimazione dell'uno nell'altro. Non è un peccato, non è un orrore ma è certamente un dato di fatto. Un dato di fatto che, anche nel pop leggerino dei Persimale, ha il suo, notevole, peso specifico. 

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La recensione Teoria del dubbio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-22 08:17:11

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