S p e l l b i n d e r Madrigale 2020 - Sperimentale, Elettronica, Alternativo

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Una spoken word music progettata a Torino che "sputa" meraviglie.

Se dovessimo descrivere il progetto Spellbinder molto probabilmente non potrebbe usare frase migliore di questa: "Una spoken word music progettata a Torino che sputa meraviglie". Non avremmo neppure il rischio di essere tacciati di rischiarci di beccarci qualche virus visto che, come scritto poco prima, siamo davanti a una macchina, quindi ad un essere digitale e perciò immune ai morbi degli umani e degli esseri viventi. Scherzi a parte, "Madrigale" è un disco che ci ha davvero stupito proprio per la sua brutalità nei suoni che, pur essendo così tanto duri e senza pietà sono anche ammantati da un non so che di aulico e elegante, appunto madrigalesco, che li elevano di tanto così dai soliti pezzi sperimentale.

Prendete, ad esempio, "Ventimiglia", la canzone con cui si apre il disco. Molto difficilmente negli ultimi dodici mesi avrete sentito una cosa del genere, una musica fortemente connotata da "sintetiticità", diciamo così, elettroniche che però, appunto per l'utilizzo/abuso/uso violento della parola, diventa sempre qualcos'altro. Probabilmente proprio la natura cangiante di Spellbinder è la cosa che ci ha maggiormente convinto in un lavoro di non semplice ascolto certo ma di ascolto appagante. E tra i due prendiamo sempre la seconda pillola, in questo matrix chiamato musica del 2020. 

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La recensione Madrigale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-21 09:28:00

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