Mailand Ritorno al Futuro (Una Psicostoria) 2020 - Rap, Hip-Hop, Urban

Ritorno al Futuro (Una Psicostoria) precedente precedente

Un disco dalla matrice hip-hop che incontra la critica sociale: bel lavoro per Mailand, profondo ma al tempo stesso etereo.

Nella sapiente alternanza fra lavori in collaborazione ed episodi solisti, Mailand torna a farsi sentire sulla scia finale del 2020 con un nuovo disco: accompagnato solo alle produzioni da Sven Macher, l'artista lombardo confeziona l'autoproduzione “Ritorno al Futuro (Una Psicostoria)”.

Dieci tracce che ruotano attorno a concept futuristici ma con le radici ben piantate nel presente: tematiche ricorrenti come il progresso della tecnologia, la digitalizzazione imperante ed il tramonto dell'umanità a favore delle fredde macchine trovano spazio in liriche dalla buona tecnica ed agilmente interpretate. Gli ambienti musicali dell'hip-hop (ossequiati attraverso un rispettoso esercizio di genere) si aprono ad una riflessività che non risulta mai ampollosa, e Mailand attraverso atmosfere surreali ed al tempo stesso eteree racconta le beffe che i computer nascondono ai nostri occhi.

Questo disco può risultare esemplare proprio perché distrugge gli orizzonti (sul piano della critica sociale) ma al tempo stesso ne costruisce di incoraggianti (quando si tratta di critica musicale): la psicostoria raccontata durante l'esperienza d'ascolto è profonda ma non scade nel didascalico, dimostrando come si possono far accomodare melodie marcatamente old-school su disquisizioni che trascendono dalla triade sesso-droga-successo.

Non è roba leggera, ma prende bene e si lascia riascoltare con piacere.

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La recensione Ritorno al Futuro (Una Psicostoria) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-21 00:00:00

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