Maysnow The Unexpected 2020 - Rock, Grunge

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Un esordio potente tra grunge, metal, tormenti e sogni

Un esordio potente quello dei Maysnow, le cui radici piantate nella tragedia hanno dato vita ad un arbusto alto e possente che sembra voler crescere fino a toccare letteralmente il cielo squarciando nuvole nere dense di pioggia tossica. “The Unexpected” è il titolo di questo primo lavoro su lunga distanza della band leccese e infatti “inaspettate” sono non soltanto le speranze dei testi, che muovendosi tra percorsi di dolore e oscurità alla fine cercano sempre una seppur fioca luce che conduca al superamento del lutto, ma anche le evoluzioni degli arrangiamenti che probabilmente, se questo disco fosse stato pubblicato venti o venticinque anni fa, gli avrebbero fatto guadagnare riconoscimenti negli ambienti mainstream internazionali.

Nutrendosi continuamente di ruvidi impulsi grunge, infatti, il combo formatosi intorno al chitarrista Daniele Rini, spazia lungo il contorto viale delle ispirazioni concedendosi solidi irrigidimenti metal che sfiorano atmosfere gotiche (enfatizzate anche dalla splendida copertina disegnata dal pregevole Daniele Serra) soprattutto grazie all’incisivo imperversare di archi e pianoforti, e non lesinano nemmeno articolazioni concettuali affini al prog metal (vedasi i tempi di “Orchid”).

Un album sofferto e tormentato che viaggia tra graffianti esplosioni sonore (“Black marble”) e momenti impetuosi (“The secret door”) puntando tutto sull’autenticità e l’introspezione (perfettamente rappresentate dalla conclusiva “White marble”) e che tocca i tasti giusti per farsi spazio tra le nostre emozioni più travolgenti.

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La recensione The Unexpected di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-23 00:00:00

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