3noir
Incomincia 2005 - Cantautoriale, Indie, Alternativo

Incomincia

Nella calata lampo novembrina al MEI, chi ti trovo? Pasquale Scevola dei 3noir. Un destino: si vive nella stessa città, ma ci si becca rigorosamente a centinaia di km. Da lì. L’ultima volta prima di questa, quasi un anno fa al Deposito Giordani di Pordenone, per la commemorazione del Great Complotto. Fai te. Così Pasquale m’allunga beffardo il cd della sua band: “È un regalo, tanto non ti piacciamo, lo so”, dice ricordando ascolti passati.

Esatto, esatto, Pasquà. Ma anche Springsteen non mi piace, ’pure mi tocca riconoscere che chell’omo qualcosa ha avuto da dire nella storia del rock. Per cui mettiamola così: questo quarto lavoretto musicalmente vive sulle tracce del Nick Cave dei Bad Seeds, in cui il blues viene deformato a docile strumento della canzone d’autore. Luca Iazzetta ricorda Hugo Race e John Parish, tra battuti, sussurri e respiri della chitarra, ben sostenuti da una sezione ritmica discreta eppure presente. Su questa base, come litanie e spirali di fumo, volteggiano melodie memori sia dell’Australiano che del colpevolmente dimenticato Faust’o, cui è pure dedicato “J’Accuse”. I testi vivono di silenzi e sottrazioni, di non detti e sottintesi: fondamentali musica e interpretazione (a tratti forse eccessivamente melodrammatica, però) che li connotano di dolorosi sovrasensi. Brano migliore? “Incomincia”. In generale a me non dicono molto. Ma possono ben piacere ai fans di Cave, Diaframma, Massimo Volume, Pgr.

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