BolognaSound Vol. 1 2020 - Sperimentale, Elettronica

Vol. 1 precedente precedente

Cinque tracce elettroniche molto sperimentali, da ascoltare con la giusta predisposizione al noise

"BolognaSound Vol. 1" è una compilation di cinque tracce elettroniche, sperimentali e strutturate che mettono in luce altrettanti autori della città, anche attraverso un lavoro di "video visual". Si tratta della prima pubblicazione della Slowth Records, una casa discografica indipendente fondata nel 2020 nel capoluogo dell'Emilia Romagna, con la volontà di portare avanti una ricerca artistica tra diverse espressioni sonore, dalla composizione acusmatica all’elettroacustica. L'etichetta ha scelto la figura del bradipo per il suo logo e per il suo nome ("sloth slow", bradipo lento): questo mammifero, noto come l'animale più lento del mondo, oppone la sua inamovibile flemma alla frenesia e al logorio della vita contemporanea, invitando a un ascolto attento e curioso.

Così noise, confusione, meraviglia, stupore e suspense sono tutti gli stati che si possono attraversare in 2 minuti e 20 secondi di "BIID Elisea", il brano d'apertura a firma Njordzitrone. In "Crac" di Federico Pipia, invece, suoni sincopati stranianti e distopici accompagnano un viaggio sonoro di 12 minuti che mischia sensazioni naturali, rumori quotidiani, risvolti digitali e una lunga pausa "atmosferica" centrale. Anche "Striature" di Daniele Carcassi gioca sulle contraddizioni, alternando momenti quasi silenziosi ad acute "striature", all'improvviso. Nelle suggestioni di "Core" di Marco Menditto si può immaginare quello che si vuole: lavoratori manuali, creature preistoriche, scenari apocalittici, immaginari da videogioco... In chiusura "Un giardino improvviso" di Simone Faraci si apre con alcuni passi, probabilmente sia di tacchi femminili sia di scarpe maschili, che fanno mostra di sé: è l'unica traccia attraversata da giochi di voce, parole, intonazioni, risate, gemiti e sussurri.

Il progetto vuole indagare una dimensione che può risultare di non facilissimo accesso al grande pubblico, ma che può comunque ben rappresentare mondi sconosciuti e novità interessanti, almeno per le orecchie più spalancate. Di certo conviene cercare di essere predisposti all'ascolto lasciandosi coinvolgere il più possibile.

---
La recensione Vol. 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-09 15:39:05

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • marchetto 3 anni fa Rispondi

    Commento vuoto, consideralo un mi piace!