S & P Produktion ...il sottile strato dell'inesattezza dell'essere...! 2005 - Sperimentale, Demenziale, Alternativo

...il sottile strato dell'inesattezza dell'essere...! precedente precedente

Raramente vengo messo in difficoltà da un disco. Voglio dire, facile stabilire se ti piace o no. Sti S&P Produktion invece mi spiazzano. Intanto, c’è la copertina più brutta mai vista. Un bel record e insieme un viatico al cd stesso. Che intuisco essere più o meno appartenente al genere demenziale: prendetela con le molle perché lo strettissimo italo-siculo non lascia via di scampo a chi è nato sopra all’Isola Tiberina.

Ma veniamo al punto. Questo è un disco brutto. Ma brutto. Ma talmente brutto che finisce per avere un suo fascino, come certi insdoganabili trash movie che se li becchi in tv devi essere abile a zappare subito, sennò ti invischiano col loro orrore (penso a "I carabbinieri"). Che vive di luoghi comuni rock. Tanto per dire, “Tenue” pare “If” dei Pink Floyd con tastierone à la Enigma e chitarre spagnoleggianti tipo “Innuendo” dei Queen. Sto già pensando a mille modi migliori di spendere il mio tempo, quando “Savaviri”, tra basso funky e chitarrone distorto (Cameo vive e lotta insieme a noi!), tastierine da supermercato e suoni-che-più-brutti-non-si-può, finisce per avere un suo fascino del tutto inconsapevole, quasi da titolati nippo-loungers nostalgici della blaxploitation.

Con le loro voci da gnomi e i loro cascami musicali, gli S&P Produktion forse han fatto il giro completo: attraverso l’orrore giungono all’illuminazione e, benché da quel poco che capisco il loro umorismo mi sembri più vicino al letale Leone Di Lernia che all’intellettuale Elio, sono così vetero da sembrare avanti. Siamo al post del post. Buon esempio, “Turi Mau (papparappa)”: crossover, voci che paiono la versione latina dei Beastie Boys, poi – all’improvviso – un coro. Romanico. Quindi il campione supervelocizzato del proprio brano. Poi di nuovo il brano, “normale”.

Geni? Cialtroni? Un po’ di tutt’e due? Inascoltabile merda? Talentuoso pout-pourri zappiano? Boh. Ai Promo Digitali l’ardua sentenza.

---
La recensione ...il sottile strato dell'inesattezza dell'essere...! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-02-13 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia