BandaBattisti s/t 2005 - Strumentale

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“La Banda, Jake, la Banda!”. Le stralunate fanfare psichedeliche dei Beatles. La BandaBardò. La Banda Osiris. Che tra il pop e la banda ci fosse uno stretto rapporto, che non si realizza solo nel concetto anglosassone di band, in fondo avrebbe dovuto essere chiaro. Che uno strano sentimento popolare si compisse tra ottoni e percussioni, trovando nella loro pomposa enfasi una via minore al deragliamento dei sensi, fors’anche. Così alla fine la BandaBattisti, connubio tra il Cantore di Poggio Bustone e l’anima paesana di questo immenso Strapaese che è l’Italia, non è poi tanto strana alla fine. Per una volta, Battisti senza Mogol, via! Tutto nasce da un’idea di Franco Zanetti, che visionario a modo suo è sempre stato: far suonare “La canzone del sole” il 10 settembre 2005 in simultanea a 235 bande di paese. Con una di queste, il Corpo Musicale Alfonso Raineri di Rodengo Saiano, provincia di Brescia, il progetto è andato oltre: e con i maestri Giorgio Tonelli e Alessandro Alexovitis Zanetti ha scelto 12 canzoni, che i due hanno riarrangiato i pezzi. Riconoscibili, cantabili, strapaesani, ma non banali, né sviliti. Capitano delle sorprese, in questa fiera quasi psichedelica, che ai baronetti sarebbe piaciuta, e forse anche allo Scorbutico Reatino: che “Perché no?” sveli nella strofa la sua vicinanza a “Roma nun fa’ la stupida stasera”; che Battisti possa essere nazional-popolare e allo stesso tempo autentico, liberato dalle incrostazioni dei lustrini kitsch che lo hanno imbalsamato in un sarcofago televisivo e centrocommerciale; che il pensiero vada ai Verdi e ai Rossini pompati tra gli scoppi dei piatti lungo i corsi principali dei paesi, rivelando ancor di più il Compositore Battisti come cantore e interprete del premoderno contadino che si affaccia timido e confuso al balcone di industrializzazione e globalizzazione. Il Mondo visto dal nostro paese. Non sarà certo il disco che ascolterete di più. Ma è bello perché inusuale, non banale, rivelatore.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-12-20 00:00:00

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