Franz Cardone degli Sherpa ci porta in orbita con il suo basso
Finalmente qualcosa di veramente ma veramente alternativo! Quante volte, specie qualche anno fa, si (ab)usava questo termine. Anzi essere "alternativo" era proprio una ragione d'essere, oltre che una dichiarazione d'intenti. Eppure, come molto probabilmente tutti quanti voi sapete, il confine tra l'essere alternativo e l'essere mainstream nel corso di, almeno, un lustro si è molto assottigliato, anzi è diventato proprio poroso. Non sempre però. "Planetes" di Shigaraki è proprio l'esempio perfetto per ciò. Il lavoro di Franz Cardone, bassista pescarese degli Sherpa, è infatti quello che si può definire un disco alternativo senza possibilità alcuna di smentita.
Costruito attorno al basso, infatti, il disco di Cardone è un vero e proprio viaggio attraverso il cosmo e, giustappunto, i pianeti tramite le quattro corde del proprio strumento. L'elettronica qui proposta è siderale e sbilenca, e abbiamo davvero apprezzato le soluzioni stilistiche e di arrangiamento di pezzi quali, per esempio, Io, la nostra canzone preferita. Intendiamoci, visto che ci spiacerebbe fare passare un messaggio non chiaro: questo album non è un album pop, non tanto per il genere di appartenenza quanto per la filosofia che lo muove.
Si tratta di un lp sperimentale e di "rottura", con delle belle linee melodiche nascoste nei vari strati spaziali certo ma che vuole essere obliquo rispetto alla massa. Ma in fondo l'avevate già capito: Cardone è davvero alternativo al mainstream. E meno male.
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La recensione Planetes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-15 00:00:00
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