Bernardo Levi Europa Triste 2020 - Cantautoriale, Pop, Elettronica

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Bernardo Levi ci regala il primo capitolo della sua discografia. Novecentesco e ironico, il suo cantautorato è una poesia che azzarda sulle splendide produzioni di Lorenzo_BITW, narrandoci con immagini criptiche la tristezza della nostra (cara?) Europa.

Bernardo Levi è un soggetto musicale abbastanza incomprensibile. Tanta nebbia lo avvolge, e lui stesso contribuisce a farla aumentare, con una personale macchina del fumo che gli filtra la voce. Sulla carta potrebbe essere un grande cantautore dalle importanti derivazioni classiche. Invece ha provato a essere un grande innovatore intriso di classicismo. Un sornione e quieto sperimentatore.

Europa Triste è un disco molto identitario. Mette per terra una pietra parecchio pesante, che intende delimitare lo stile del suo autore. Una malinconia malaticcia e post-borghese, la morte delle illusioni, sciolte nella pioggia acida. Il vecchio continente è una casa vuota piena di oggetti inutili. Le identità nazionali prima di tutto, custodite gelosamente come pietre preziose da uomini piccoli che non ne accettano la mutevolezza. 

"Cristo era bello e criptico/ scuro come l'immaginario islamico"

Analizzatrici e novecentesche, le liriche di Bernardo Levi sono scritte col piglio del poeta, per la maturità stilistica, il simbolismo che straborda da ogni parte, e per l'insolita trama musicale intorno alla quale la sua voce ronza grave. Dietro questi cinque brani trama un artefice che suona da ospite delle grandi occasioni. Lorenzo_BITWgioiello preziosissimo dell'elettronica nostrana, si è prestato nel conferire a questa personalissima Europa altre tinte, altre piste dai beat up tempo, su cui far correre pianoforti elettrici e campionamenti. E nonostante ciò, la natura salottiera e intellettuale del disco non viene mai oscurata; viene anzi rivitalizzata.

Europa Triste è un breve scorcio sulla geo-politica dell'anima di Bernardo Levi. Lui è intento a suonare, dedito all'arte, ricurvo sul suo strumento, ma in qualche modo ci guarda di soppiatto. Non ci giudica mai. Talvolta forse ci prende per il culo, ironico.

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La recensione Europa Triste di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-15 16:00:00

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