Biancalancia è il titolo del debut album dei RaestaVinvE, duo di origini pugliesi composto da Vincenzo Vescera (Vinvè), produttore e cantautore, e Stefano Resta (Ræsta), medico e cantautore polistrumentista.
Si tratta di un ep di cinque brani che affondano le loro radici nel cantautorato di stampo britannico, in particolare nel pop-rock da classifica che ha segnato un'epoca a cavallo tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi Duemila. Così, quando ascoltiamo il brano d'apertura "Non sono nato ieri", ci sembra di cogliere immediatamente i riferimenti musicali, che vanno dai fratelli Gallagher ai Radiohead, passando per Elliott Smith. In realtà la distanza da queste stelle polari è abbastanza siderale, con gli arrangiamenti e i testi che trovano la loro collocazione ideale nel panorama del pop sanremese, senza che questo sia necessariamente un male. Gli arrangiamenti e le sonorità, quelle sono davvero da rintracciare nei dischi di una ventina di anni fa: ascoltando "Tequila" la mente ci riporta immediatamente a quelle hit di un periodo in cui artisti come Samuele Bersani e il trio LigaJovaPelù facevano la voce grossa in cima alle classifiche nazionali. "Terrazze" invece ci riporta alla mente qualcosa di più recente, con le tastierone che ricordano i TheGiornalisti di Fuoricampo.
I pezzi di Biancalancia tutto sommato sono ben costruiti, raccolgono le influenze del passato e cercano di rielabolarle senza riuscire nell'impresa però di attualizzarle. Il duo pugliese ha certamente gusto, riuscendo a muoversi con sensibilità e creando delle atmosfere piacevoli. Il taglio troppo old school li rende ancora un pochino acerbi, ma resta un lavoro apprezzabile e con orizzonti decisamente radiofonici.
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