Un disco da lockdown che ci ricorda come non sia necessario fare i saltimbanco per esprimere all'ascoltatore tutto il proprio carisma.
Chi fa da sé fa per tre.
O anche per quattro, cinque, sei...Davide Genco lo sa bene, e per tale motivo ha scelto il moniker One Boy Band utilizzandolo negli ultimi dieci anni alternando attività concertistica dal vivo e sessioni in studio di registrazione. Ora che la musica live è ferma, arriva “Mal comune”, nuovo disco solista dell'artista lombardo.
Solista nel senso più univoco del termine: One Boy Band ha plasmato, scritto e registrato questo concept album in totale autonomia durante il primo lockdown, quello che la primavera alle porte sembra riportarci alla mente con troppe drammatiche similitudini; un viaggio attraverso otto tracce il cui discorso parte dal presente per poi snodarsi fino a raggiungere la speranza di un futuro migliore. Perché la musica può (e deve) infondere speranza, ed allora Davide Genco si affida ad una ristretta cerchia di featuring per rendere quanto più sociale il suo disco in un periodo di rinnovato distanziamento: tra liriche in inglese ed in italiano, i suoni acustici, folk e cantautoriali di matrice estera trovano in questo prodotto discografico una casa dove abitare per esprimersi nel modo più valido. Tante forze artistiche insieme accomunate da una matrice concettuale anti-pop, con brani che scollinano il limite consueto dei tre minuti e mezzo toccando anche punte di sette giri di lancette.
“Mal comune” si rivela, quindi, una proposta d'ascolto ragionata e matura, che non si abbandona a facili emozionalismi ma cerca di impostare un'interazione tra creativo e fruitore nel modo più sereno e figlio di quella quotidianità ormai negata.
L'esempio perfetto di come non sia necessario fare i saltimbanco per risultare carismatici e validi nelle proprie canzoni. One Boy Band restituisce potere alla musica a scapito delle immagini fuorvianti.
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La recensione Mal comune di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-10 01:30:10
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