Dopo la parentesi di Tempi modeni, fortemente caratterizzata dal brit-pop, gli Statuto tornano sulla scena con un album completamente basato sui ritmi ska (occhio al titolo del disco!), mettendo in fila 14 tracce di cui solo una, Grande, scritta dal giornalista G. Ormezzano in ricordo del 'Grande Toro', è inedita. Tutto il resto sono cover, ovvero 13 momenti di richiami ad un passato neanche troppo remoto.
Si comincia con due pezzi dei Madness: il primo è Un passo avanti, ovvero quella "One step beyond" che è forse uno dei pezzi più ballati di ogni tempo, mentre il secondo è Non cambiare mai ("My girl") già uscita su singolo e altrettanto ballabile. L'episodio migliore è indiscutibilmente 6/8/1945: bombe su Hiroshima ("Inner London violence"), a suo tempo scritto dai Bad Manners e reinterpretato oggi con una carica notevolissima. Al solito è la sezione fiati a fare la differenza, ma se pensate che i ragazzi torinesi sono in giro da ben 13 anni potete facilmente intuire che l'affiatamento di gruppo non manca. Anche perché in quest'album azzeccano tutto: essendo meno 'laccato' di Tempi modeni e con molta più sostanza, rivitalizzano quei ritmi che sul finire degli anni '80 spopolavano soprattutto nel Regno Unito.
La chicca dell'album è La mia radio ("On my radio"), brano degli spassosimmi Selecter, stavolta affidato alla voce della Rettore che se la cava decisamente bene.
La produzione artistica affidata a Carlo U. Rossi influenza 'all'occorenza' questo disco, rendendolo assolutamente gustoso e inaspettatamente riuscito, visti e considerati i brani originali con i quali gli Statuto si confrontano. Affermare che un video azzeccato e una promozione adeguata farebbero la gioia, nonché la fortuna, della formazione, non mi sembra una banalità; nella speranza che la formazione non venga ricordata solo per una canzone (per la cronaca: Abbiamo vinto il festival di Sanremo), soprattutto quando si hanno le carte in regola per dimostrare il contrario e scalare le classifiche.
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La recensione Riskatto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-11-01 00:00:00
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