OANA I Fiori del Male 2021 - Cantautoriale, Pop, Elettronica

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Nessun poeta maledetto, ma una favola elettronica

Alla faccia del maledettismo del titolo, I fiori del male sembra più una favola. Una di quelle con le fate e di spiritelli buoni che ti aiutano a ritrovare la retta via e volerti bene. La fatina al centro di questo EP è OANA, piemontese, classe ’92, che dopo aver studiato al conservatorio, a 25 anni l’ha lasciato per concentrarsi sulle proprie canzoni, qui concretizzate insieme a Mr.Blackstar, misterioso produttore. 

Cinque tracce tra corpo e anima, tra spirito animale e mente pensante, con i glitch in copertina che ritroviamo in una elettronica atmosferica che mi ha preso e scaraventato in un universo parallelo, in cui dialogare con la voce di OANA. Proprio la voce è la chiave sonora dell’intero EP, con echi immensi a fare da struttura armonica di queste canzoni seduttive, mentre i testi sono raccontati da una voce delicata, che in cuffia è sembrato quasi mi stesse sussurrando una storia, dandomi del tu.

Se Liberati gioca con l’accento del titolo, Stai con me! è l’esempio perfetto della fiaba dreamy che OANA – scritto in maiuscolo – vuole raccontare ("Se ritagli un momento e lo distorci diventa un frammento di eternità, possiamo dire, mai esistita"). Nella nostra favola, il bosco tetro è I fiori del male, oscura e misteriosa, appena prima di far risplendere Dentro e fuori, a metà tra il funk di Prince e l’electropop di Robyn. Le batterie dub, l’incedere quasi tanghero e gli organi leggeri di Trattienimi avvolgono una presenza vocale ancora più sottile e pulita – e che senza distorsioni, suona ancora meglio – per farmi uscire dalla favola, trovare il lieto fine, risvegliare dal sogno.

L’elettronica ambient degli anni ’90 incontra l’electropop, mentre scrittura e interpretazione ricordano i dischi solisti di Meg dopo i 99 Posse o una versione meno teen di cmqmartina. Una prima prova con tante influenze non invadenti e che lascia trasparire la necessità di raccontare una storia, affrontando le paure con delicatezza, con le voci come nuvole e parole a bassa voce.

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La recensione I Fiori del Male di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-10 18:47:44

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