Un debutto coi fiocchi, riuscito e credibile. Dodici brani che si muovono in mezzo a riferimenti chiarissimi e anche molto distanti, una formula magica che unisce blues, rap e pop italiano.
Fenice è il titolo del debut-album di Francesco Setta, dodici tracce in uscita per Vrec Music Label che seguono a ruota l'ep Uomo per metà, uscito nel 2019.
L'artista comasco si autodefinisce raprocker, e in effetti il suo approccio musicale affonda le radici nel pop-rock e nel blues primitivo, con rime e ritornelli che funzionano alla grande e restano saldamente attaccate agli arrangiamenti. Setta riesce a confezionare delle hit radiofoniche per nulla scontate, come ad esempio Sabato sera trash o il singolo Un cuore per una forca. Ma sono sorprendenti anche quei momenti in cui il disco si avvicina alla dimensione cantautorale, come ad esempio nelle riuscitissime ballad pop Cuore di Seta e Neve, in cui emerge una delicatezza unica e degna di un artista maturo. La carica esplosiva di Foxy e le dinamiche elettroniche di Gioventù Bruciata completano il quadro di un disco ben concepito, funzionale a capire il background vario e allo stesso tempo ben definito dell'artista lombardo, che si muove in mezzo a riferimenti chiarissimi e spesso anche molto distanti, dai Negrita a Willie Peyote.
Fenice è senza dubbio un debutto coi fiocchi, chiaramente una rampa di lancio e non un punto di arrivo. Ascoltando questi dodici brani, abbiamo l'impressione che Francesco Setta abbia tutte le carte in regola per fare una discreta carriera e per regalarci presto altri lavori interessanti come questo.
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La recensione Fenice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-05-24 10:55:51
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