Compilation (Torst + Canecapovolto) Standard And Normal 2004 - Sperimentale, Noise

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Più che un disco, una libreria di frammenti in giustapposizione. Prevalentemente il lavoro è formato da uno scambio di materiale audio e registrazioni live provenienti da una performance catanese dello scorso anno. Piccole schegge sonore accostate alla maniera di assemblatori surrealisti e players del nonsense si affiancano a qualche studio-bonus-track.

Le intenzioni degli artisti? Evidenti fin dall’inizio: a tavola non sanno cosa siano le buone maniere (“29th of April”). Eclettici e multiformi mentre volano tra chitarre ed elettronica, sono una rottura completa con le regole imposte: la struttura e la forma della canzone, il pop, la logica dell’ascolto, teoria dell’impatto, della radio, dell’intermezzo pubblicitario. Tutto è assolutamente non-standard and (ub)normal, ricordando un concept che vent’anni or sono fu innovativo e ancora oggi è degno di nota: il catastrofico dubbio/consapevolezza che i jingles siano diventati la soundtrack del mondo (“The commercial album” dei Residents dovrebbe dire a molti qualcosa).

Le regole del gioco sono invertite, o non esistono affatto: una sperimentazione continua del suono fonde strumenti con elettronica e campioni in una costruzione e riassemblaggio di notevole atmosfera. L’invito è quello a guardare dentro la scatola (“I have a box” – look inside), a fare il salto nel buio del mistero sonoro di questa formazione come in un film di Buñuel.

I brani sembrano essere meno definiti rispetto al proprio analogo storico di cui si fanno, forse anche inconsapevolmente, epigoni. Il disco rassomiglia così, in misura maggiore, ad una sorta di “lavori in corso” che mira a creare un mood più che un discorso: un effetto probabilmente ricercato in un’era di cantieri casalinghi del suono. Un’epoca in cui la nota e la frequenza si fanno materia-prima-continua/fluxus di una scultura ideale che ha sempre meno contatti con le metodologie di produzione di un tempo e una qualsiasi forma di teoria organizzatrice (le voci sintetiche sono emblematiche in questo senso, sortendo anche un senso del ridicolo forse sgradevole ma probabilmente funzionale).

Interessanti, originali, eclettici, e al di là di questa piccola “library” danno ottima prova nelle tracce più lunghe. Già detentori di una discreta collezione di EP, vale la pena di restare sintonizzati sulle frequenze dei Torst quanto quelle di Canecapovolto per vedere, anzi ascoltare, cosa potrebbe venire fuori da una riorganizzazione di questi (spesso bei) pensieri.

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La recensione (Torst + Canecapovolto) Standard And Normal di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-01-30 00:00:00

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