Wabeesabee Muktada 2021 - Soul, Pop, R&B

Muktada precedente precedente

“Muktada”, il tanto atteso album dei Wabeesabee con quel tocco di pop che risplende al soul

Il passato? Roba da trascorrerci tutto il tempo del proprio presente. Qualcuno a cui ispirarsi? Meglio se lo si trova fra i dischi in vinile. I Wabeesabee riassumono il concetto con “Muktada” ed è come se dicessero che il ricordo dei grandi del rhythm and blues e del soul resta un punto di riferimento imprescindibile. In effetti questo disco attinge dalla black music predicando un nuovo pop, un link perfetto tra un mondo bianco e nero che non si ha voglia di mandare in pensione. Ecco perché “Muktada” è una pentola trasparente in cui mischiare soul psichedelico, rock più funk, suggestioni a cappella, con garbo e una naturalezza quasi naif. Come se tutto fosse facile.

Le canzoni sembrano rendere omaggio a quello che per noi musicalmente significa esperienza, rispetto e ammirazione traghettandolo dentro brezze tecnologiche, chill, lounge, latin-pop. Wabeesabee entrano in studio e lo trasformano in un giardino giapponese, così “Voi” gira intorno ad un canto bruciato dalla malinconia e diventa cielo azzurro; “Ti ho vista” sboccia come un fior di loto, e tormenta al buio il cuore infestato da fantasmi interiori; “Collisione” spezza la quiete delle foglie, mosse da tanti angeli neri. Un gran fiore non curato, armai appassito, appare solitario in un angolo tra i ciliegi (“Stasera a casa”); l’amore è evaporato, sfiorandolo appena (“Evaporo”). Un gioco di luci e ombre continua a muoversi delicatamente tra jazz, soul e funk nel corso della notte (“Aftersex”, “Rothko”) e con l’arrivo di violenti “Temporali” a “Settembre”, il giardino mette in scena l’impermanenza della vita e la vera essenza della natura, in continuo cambiamento.

Muktada” si muove su piani diversi: gioca con il tempo, con la luce, con la voce, con i colori, con i suoni, dimostrando quanto lo stile dei Wabeesabee sia teso come le corde che sostengono l’animo umano e dolce come la voce profonda del soul senza più controllo razionale.

 

---
La recensione Muktada di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-25 16:12:37

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia