Dieci brani funky-pop con uno slancio da cantautrice
Il pop è il più gettonato in assoluto. La difficoltà per gli artisti, quindi, è affrontare questo genere musicale riuscendo sempre a rinnovarlo e a distinguersi nel suo oceano di pubblicazioni settimanali. Con l'album "Eccomi qui", realizzato in semi-lockdown, la sarda Ester Limoncino cerca la sua strada insieme al produttore Matteo Marini.
Qui Ester mette in musica uno slancio da cantautrice, forse ancora un po' acerbo ma con del potenziale. Nei brani si possono migliorare i testi ("Balla con me", "Stupida") per renderli il più originali e indimenticabili possibili, anche e soprattutto quando si vuole trasmettere messaggi positivi e impegnati senza sfiorare la retorica ("Devi crederci, devi muoverti", "Eccomi qui"). Sarebbe utile poi evitare ingenuità come i continui versi con "me-te" ("Ma che cos'è"), l'assonanza "dormi-sogni" utilizzata almeno in due pezzi diversi e le ripetute rime con i verbi all'infinito, perché dal punto di vista autoriale non rappresentano il massimo della profondità e dell'inventiva.
Sul piano della scrittura, ad esempio, è abbastanza interessante l'immagine iniziale della traccia un po' jazzata "Chissà": "Tu cammini a bordo strada, con in bocca un filo d'erba, hai lo zaino sulle spalle e sul viso un'aria persa"; poi purtroppo il testo perde slancio e tensione. Contengono validi spunti che possono essere perfezionati "Ragazze cattive", "Wanted", "Siamo solo di passaggio" e "Persa", che offre la sincera ed eterna bellezza delle canzoni chitarra e voce, una via certamente perseguibile, magari con l'idea di rielaborare lo stile di Vasco Rossi al femminile. In generale i pezzi del disco sono orecchiabili, la voce è buona e i suoni funky sono belli, anche se forse bisogna dare a tutta la produzione una veste inconfondibile e una chiave contemporanea. L'obiettivo da raggiungere è elevare il pop verso qualcosa di unico.
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La recensione Ester - Eccomi Qui di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-29 11:49:09
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