Un buon disco di cantautorato alternativo italiano, con diversi spunti testuali figli della nostra migliore tradizione indie
Canzoni da Venere in Fioreè il titolo del nuovo lavoro di Dieg, cantautore clautano con all'attivo diverse produzioni uscite negli ultimi anni.
Anche le canzoni di questo ultimo disco sono state composte a cavallo tra il 2016 e il 2021, tutte rigorosamente autoprodotte e registrate in cameretta. Lo stile musicale di Dieg fa riferimento ad un cantautorato indie abbastanza scolastico, spesso in linea con quello dei primi anni duemila. Tra i riferimenti più immediati, possiamo citare Zen Circus, Le Luci Della Centrale Elettrica e Lo Stato Sociale, con l'aggiunta di elementi che vengono direttamente dal mondo degli Offlaga Disco Pax e dei CCCP (si ascolti "Insanity"). Al centro del concept musicale ovviamente ci sono i testi (che non sono tutti scritti da Dieg), tra i quali emergono quelli de "Il PornoPaperino" e la già citata "Insanity" che, con "Ukulele Seppia" (tutti i citati sono scritti da Lorenzo aka Aestiva Deliria) vanno a costituire un trittico che guarda parecchio al mondo di Giovanni Lindo Ferretti e Giorgio Canali.
Nel disco, oltre ai riferimenti già evidenziati, sono da evidenziare i momenti in cui Dieg si lascia andare ad una sperimentazione sonora e vocale che riprende molti concetti di un certo post-punk anni '80 (si ascoltino i P.I.L. di Johnny Rotten), ma restando sempre fedele ad un mondo cantautorale alternativo tipicamente italiano, come nella bellissima "Le Hawaii". Alti e bassi certo, dovuti anche alla produzione, ma possiamo definirlo decisamente un buon disco, con diversi brani interessanti.
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La recensione Canzoni da Venere in fiore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-05 08:33:00
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