Tra l'omaggio, la passione e la realtà quotidiana, il trio post punk nato in provincia di Rimini si racconta.
Un EP a metà tra il sound dell’Inghilterra di fine anni settanta e la voglia di gridare e farsi sentire, di provare a raccontare tutta la difficoltà del quotidiano, in storie provenienti dalla provincia di Rimini: è questo il nuovo lavoro dei S.A.D., un mix che nei quattro brani di Radio Vox ci permette di conoscere una parte del loro universo creativo.
Già dal primo brano ci troviamo trascinati all’interno del flusso di idee e suggestioni della band, un pezzo che potrebbe benissimo essere scelto come loro manifesto musicale: Svanire, un omaggio alla figura di Ian Curtis, un racconto denso di emozioni, tenerezza, malinconia, dove un uomo troppo spesso romanticizzato e privato della sua verità dalle parole altrui, che prima di un eroe della musica è stato un essere umano, qui, per una volta, viene descritto in quanto tale, in un testo che con grande sensibilità rende possibile a tutti riconoscersi.
A livello musicale la vicinanza alle sonorità dei Joy Division è evidente, in una melodia che mostra devozione verso la band di Manchester ma allo stesso tempo la volontà di esprimere la propria identità artistica, con una chitarra aspra e tagliente, che ritroviamo in Complice.
Interessante è anche Radio Vox, la canzone che da il nome all’ep, dove si alternano arpeggi accompagnati da una distesa sezione ritmica a riff quasi violenti, dal ritmo più incalzante. Il cantato conclude l’insieme inserendosi dopo due minuti circa, in un testo urlato, di personale protesta contro un mondo che comincia a perdere di senso mentre la noia dilaga impossessandosi di ogni istante.
Un lavoro che conquista già dal primo ascolto, che accende la curiosità nei confronti del trio per la bravura non solo tecnica ma anche nel riuscire a gestire il loro mondo emotivo attraverso parole e note senza mai cadere nel banale.
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La recensione Radio Vox e.p. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-07 17:25:00
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