season Get Closer 2021 - Rock, Pop, Indie

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Un'onda lunga di emozioni, racconti, stati d'animo. Un'onda pop rock contemporanea che, come uno tsunami al contrario, costruisce forme, strutture, pensieri e in fine concetti dalle fondamenta indistruttibili.

Get Closer è il nuovo album di season, all'anagrafe Francesco Caggiula, cantautore di Gallipoli adottato dalla città di Bologna da qualche anno. Una raccolta di dieci canzoni dal sapore internazionale, che rappresentano la ricerca di un nuovo punto di vista, di una chiave interpretativa inedita della realtà che ci circonda.

Il disco si presenta subito per quel che è, senza trucchi e giochi d'artificio: un disco pop rock indipendente. I tempi di batteria sono dritti e le figure ritmiche sempre ariose, così come i pilastri armonici su cui si reggono le canzoni. Si sente la mano dell'autore soprattutto alla chitarra, che viene trattata come è giusto fare nella musica contemporanea e cioè col giusto spazio, ma senza vecchi cliché come il solo di bravura o l'esercizio tecnico a sé stante.

Lo strumento chitarra è in questo disco ciò che unisce la linea vocale con la sezione ritmica, ritagliandosi un ruolo di grande importanza, ma mai sovrastando l'importanza della voce. Ciò che si direbbe di un chitarrismo moderno e cioè che è totalmente funzionale alla linea vocale e all'arrangiamento ritmico.

Il lavoro dei sintetizzatori e dei pad è un lavoro sporco, un riempire le frequenze rimaste scoperte per dare colla e ovviamente per contribuire in maniera prepotente all'ambient generale delle canzoni. Anche in questo caso non ci sono parti soliste o strumenti suonati in modo da sovrastare la scena sonora, ma ottimi accompagnatori del significato dei testi.

Il basso forse risulta essere un po' indietro rispetto a una produzione standard di pop rock ed è un peccato, perché per quanto vi siano fraseggi interessanti e un timbro sempre molto a fuoco, viene a mancare un po' la componente pulsante, a causa anche di un kick di batteria poco presente. Sicuramente questo mood rende i pezzi un po' più "liquidi", ma toglie botta in basso, il che si traduce in una fatica a venire fuori della parte più magmatica di una canzone e cioè la sua pancia, il suo groove.

Ottimo trattamento riservato alla voce, che imprime subito nell'ascoltatore un'idendità precisa lungo tutto lo scorrere del disco. Presente quanto basta il riverbero, intrigante la scelta dell'armonizzazione totale. Ci resterà il dubbio di sapere come "suonerebbe" pulita, ma è un curiosità solo passeggera. Anche qui le linee vocali non sono mai ardite o pretenziose e c'è il totale controllo dello strumento e la totale conoscenza dei propri limiti.

Non è un disco di bel canto ossessivo da produzione patinata di pop all'italiana, ma nonostante questo il movimento della linea melodica è sempre piacevole e dimostra ancora la capacità di fare un passo indietro davanti al protagonismo solista in favore di un risultato più equilibrato, dove la voce è si lo strumento primario, ma senza volontà di virtuosismo fine a se stesso.

In conclusione Get Closer è un disco onesto e sincero, ben pensato e ottimamente dosato. Il vero punto di forza è la sua identità precisa, che non aspira ad essere altro e che è totalmente a fuoco così com'è. Se proprio si dovesse cercare il pelo nell'uovo, questo sarebbe la mancanza di un'escursione metronomica apprezzabile tra le canzoni del disco, il che non è di per sé un difetto, ma forse nell'ascolto consecutivo di tutte e dieci le tracce, la mancanza di un pezzo più veloce qua e là, rischia di far calare la soglia d'attenzione dell'ascoltatore. Ma ancora una volta, si tratta di un problema secondario in quanto così per come è stata realizzata, la tracklist scorre senza intoppi o disturbi e restituisce una sensazione di continuità, di onda lunga che è chiaramente voluta dall'artista e dunque va rispettata.

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La recensione Get Closer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-25 17:25:55

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