La Belle Epoque Demoni 2021 - Cantautoriale, Rock d'autore

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Un disco che ride in faccia alle tendenze del momento per tracciare la sua linea artistica coerente e organica attraverso dieci tracce. Ce n'è sempre troppa poca di musica così.

Parte da lontano la storia artistica di La Belle Epoque, band bergamasca attiva dal 2009 che prova a mettere da parte la parentesi pandemica dando alla luce quelle canzoni che sono in fase di lavorazione da tanto, troppo tempo a causa di ben note convergenze; arriva quindi l'autunno del 2021, ed è tempo di mostrare i “Demoni” contenuti nel nuovo long play.

Dieci tracce il cui credo alt-rock perde i tratti di istintività (tipici del primo disco) per mostrarsi come proposta ragionata, matura perché riflesso di una crescita che dal versante musicale non può che coinvolgere anche le convergenze personali dei quattro musicisti di stanza a Treviglio. Ne risulta una proposta che traghetta l'ascoltatore in bilico tra melodie di velluto e ritmiche dalla tensione crescente, con ripercussioni emotive che guardano all'introspezione per cercare di dare un senso tanto alla ragione quanto al sentimento. È un'opera dalle stratificazioni strumentali ben definite, che si lascia apprezzare perché solo attraverso molteplici passaggi si riescono a percepire tutte le reali sfumature insite in ogni brano.

Saranno “Demoni”, ma è più che piacevole averci a che fare: con polso autoriale, La Belle Epoque realizza una release discografica di carisma e coerenza rispetto al percorso fino ad ora maturato. Dischi del genere se ne infischiano degli stilemi e delle tendenze d'ascolto del presente, per tracciare una linea di continuità che sappia ben resistere alle evoluzioni del tempo.

Ne abbiamo sempre poca, di musica così.

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La recensione Demoni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-13 04:19:49

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