Un lavoro di chitarra classica elegante e curato per Daniele Sardone
Daniele Sardone ha solo due album di inediti all’attivo, ma è un chitarrista dal curriculum bello corposo: pluridiplomato ai conservatori di Foggia e Maastricht, professore in altri tre, ha sulle spalle una bella gavetta in giro per il mondo tra festival chitarristici, concerti con la prestigiosa Orchestra Lira Orfeo. Nota di colore, possiede una chitarra vecchia quasi un secolo di uno dei liutai più importanti di sempre, Santos Hernandez. La voce che, dopo averla ascoltata in ‘Works for guitar solo’ (2021), ritroviamo protagonista in questo ‘Evening Songs (canzoni della sera).
Un lavoro di 12 tracce costruito sull’idea del mutamento, del passaggio nel tempo e nel suono. Un’idea restituita anche dal ricamo di note del lavoro, pur nella naturale, spoglia semplicità del suono di chitarra classica, con la sua organicità immacolata e immutabile. In fondo è questa l’unicità della musica per strumento classico nel XXI secolo, che forse la rende più speciale e significativa che mai: dove qualsiasi tipo di suono, timbro, editing, arrangiamento è disponibile a qualunque musicista con un computer o due pedali, il chitarrista classico lavora di cesello e di cuore per creare mondi e colori avendo a disposizione un solo timbro, un solo tocco tra legna, corde e carne nelle sue infinite variazioni.
Variazioni che nelle 12 composizioni del lavoro di Sardone ci portano, a cavallo di un tocco pulito e impeccabile, dalle parti della penisola iberica, del Sudamerica, poi fino alla Turchia nella meravigliosa Güneș, unico brano cantato, oscillando tra milonga, tango, bossa, jazz, musica classica occidentale, improvvisazione. Un album placido e ricco di sfumature, eseguito come Dio comanda, da godersi in un momento di ozio rigoroso e attento.
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La recensione Evening songs (Canzoni della sera) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-18 00:00:00
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