delirAnt delirAnt 2022 - Lo-Fi, Pop, Electro

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Piccole istantanee un po' effimere ma anche dolci

Venti pezzi, altrettante volte che ho provato da un lato un senso di imbarazzo e dall'altro un po' di tenerezza. Questi due sentimenti, almeno per me, sono stati uniti e indissolubili durante l'attraversamento di delirAnt, l'omonimo disco di un artista misterioso e sfuggente, che proprio in questo mistero trae il suo fascino. Si tratta, per così dire, di venti fotogrammi emozionali di un cuore sonico che trova nella notte e nella solitudine davanti al pc la sua verve creativa. Ci sono tracce ipnotiche, come Burla o altre che paiono essere le colonne sonore di una commedia italiana che non vedremo mai al cinema, come White.

Eppure su tutto domina una qualità di tipo amatoriale che, per ricollegarmi alle parole dette all'inizio, smuove tanta tenerezza, dall'altro non può che imporre un giudizio severo sul lavoro nel suo complesso. Al netto di quanto si scrive nella scheda di accompagnamento di delirAnt, "quando la solitudine sa essere appagante. Aspetto la notte e m'immergo in un mondo vibrazionale tra cuffie, strumenti e PC" le composizioni che si ascoltano qui sono, quasi sempre, poco più che spunti, abbozzi in qualità simil-midi di canzoni che, forse, non vedranno mai la luce. 

Insomma, va bene il lo-fi e la penuria di mezzi ma a tutto c'è un limite. E qui troppo spesso lo si supera. Non in positivo, ahinoi. 

 

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La recensione delirAnt di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-27 08:05:14

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