Alessandro Aruta Tempo e rimedi 2021 - Pop

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Chitarre in vista, pianoforti delicati, parole semplici e ricercate per un viaggio delicato e contemporaneamente grintoso in un panorama sonoro con vista sul golfo di Napoli.

Tempo e rimedi è il primo lavoro discografico di Alessandro Aruta, artista napoletano classse '79 con alle spalle esperienze da chitarrista in band.

Si tratta di una raccolta di undici canzoni tra cui una traccia strumentale che si inseriscono nel solco del pop rock melodico italiano più classico, con forte ricerca della melodia e di spazi armonici ariosi.

A colpire subito nell'ascolto di questo disco, sono le chitarre: chitarre acustiche strummate grintose e chitarre ritmiche elettriche in stile Brit invasion, con dei bei crunch graffianti che forse talvolta rischiano di ingolfare il resto degli arrangiamenti, ma sono piacevoli da ascoltare grazie al gusto nella ricerca dei suoni.

Le linee di batteria sono ben piantate nel beat, forse mancano di incisività nella cassa e nel kick che spesso risultano troppo docili per poter sostenere le linee di basso. Il basso, appunto, si comporta come si conviene a questo strumento nel genere pop rock e cioè mantenendosi nel suo ambito di frequenze, trovando fraseggi molto interessanti e con un suono presente e rotondo che, come detto, spesso tracima sul kick che non ne regge la forza pulsante. L'arsenale strumentale comprende, per finire, pianoforti, tastiere, sassofono, tromba e armonica a bocca, oltre a un set di percussioni che arricchiscono con gusto la sezione ritmica.

Capitolo a parte merita la voce, che presenta un timbro molto riconoscibile e caratteristico e che è capace di muoversi attraverso le armonie con ottima personalità, senza mai cercare il limite della propria estensione, preferendo restare in una comfort zone che comunque fa spiccare le qualità migliori della propria pasta sonora. Il modo di portare le note, di sorreggerle in un certo modo particolare, tradisce le radici partenopee, in pochi casi rischiando di appesantire l'interpretazione che per la maggior parte del tempo invece è fresca, leggera e contemporanea, perfetta per districarsi in testi semplici e diretti come quelli proposti in questo lavoro.

Al livello di produzione, il missaggio risulta molto denso ma pecca al livello di pulsazione in basso, nelle frequenze del basso e della grancassa. Questa piccola mancanza purtroppo non permette alle canzoni ritmicamente più ballabili di prendere il volo come dovrebbero. Per il resto, la voce è sempre molto fuori dal mix, come da manuale del pop italiano e il suono generale risulta piacevolmente meno patinato di quanto ci si aspetterebbe da una produzione del genere.

In conclusione, Tempo e rimedi è un bel punto di partenza, un bel disco d'esordio sincero e genuino in cui la napoletanità di artisti come Pino Daniele e i Napoli Centrale è stata recepita, assorbita e rimodulata in maniera personale. L'ascolto risulta sempre molto fluido e la tracklist ha la giusta varietà di dinamiche per mantenere alta la soglia d'attenzione dell'ascoltatore.

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La recensione Tempo e rimedi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-04 18:59:28

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