Marco Scrudato Deformed Roads 2022 - Strumentale, Jungle, Elettronica

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Strumentale e senza compromessi

Un discorso del genere, completamente suonato e guidato giusto da due o tre "stelle fisse" è, senza ombra di dubbio, un disco coraggio. Deformed Roads di Marco Scrudato è un album che non scende mai e poi mai a compromessi: si suona quello che piace, altrimenti si posa la chitarra e si lascia che il silenzio la faccia da padrone. Questo spirito al tempo stesso libertario e anarchico, appena un po' punk, è ben dosato nel lavoro che si sottolinea per un paio di tracce veramente molto interessati, "Oceano" su tutte. Certo, occorre anche dire come questo sia un disco che si prende tutto il tempo di questo mondo: per ingranare ci mette un po' e infatti le tracce migliori stanno verso la fine piuttosto che all'inizio.

Tuttavia questi tempi dilatati, se non proprio rilassati, vestono benissimo l'abito sonoro cucito su misura per Scrudato. Un artista che, come ricordato all'inizio di questa mia recensione, "non scende a compromessi con nulla che non sia il poco gusto"). E quindi è bello esplorare questi suoni jungle che paiono scaturiti dagli anni Novanta più caotici, furiosi e incendiari. Anche "Segnali di fumo", in tal senso, è un perfetto esempio di come, al netto di qualche sbavatura, Scrudato ci sa certamente fare. 

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La recensione Deformed Roads di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-09 08:25:46

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