Tenebra Moongazer 2022 - Punk, Blues, Hard Rock

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Rock&roll con nel cuore Aphex Twin

Space Child, settima traccia di questo Moongazer dei Tenebra trovo che, nel bene come nel "male", sia il manifesto programmatico dell'intero disco. Innanzi tutto è un brano suonato e cantato, dal punto di vista squisitamente tecnico, veramente bene. Non ci sono inciampi o cose che non funzionano a dovere qui: il blues hard-core è potentissimo e tutto marcia alla grande. Tuttavia, occorre anche evidenziare come non sia questa esattamente una proposta musicale tra le più contemporanee che si potrà sentire. Ecco allora che, al netto di Space Child e di altri pezzi quali Black Lace sorge un dubbio: ma veramente è importante che un disco sia futuribile o basta (e avanza) sia suonato, ideato e confezionato bene?

Sinceramente non so bene rispondere a questa domanda anche se, andando a rintracciare quanto dichiarato dalla band a proposito del loro nuovo lavoro i dubbi si diradano un po': "C'è anche molto poco affidamento ai sabbathismi (a parte un accenno sfacciato) e sebbene il rock occulto sia anche parte dell'atmosfera, la musica si allontana bene dai cliché del genere". 

Ecco, allora, forse ho capito e ho compreso anche il riferimento a Aphex Twin in Space Child: questo album è sì rispettoso del passato, della grande tradizione del rock ma il tutto viene tradotto, nel migliore dei casi reinterpretato in modo personale dagli stessi Tenebra. Il vecchio diventa se non nuovo quantomeno diverso dal passato: sì, puro occultismo rock-blues!

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La recensione Moongazer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-04-29 00:00:00

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