Fata Fata EP 2006 - Rock, New-Wave, Elettronica

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Il valore aggiunto del terzo demo dei Fata risiede nelle sorprendenti naturalezza e abilità con le quali la band di Carpi celebra e rivisita la migliore tradizione rock-wave italiana. Non sono il trucco vistoso e la postura tipicamente eighties a identificare geneticamente la band emiliana quanto la riconoscibilissima materia musicale che caratterizza fino al midollo le tre composizioni dell'EP: forse frequentavano ancora l'asilo i cinque ragazzi fatati quando nella deprecabile Italietta musicale di Toto Cutugno e Sandro Giacobbe suonavano arditamente anche illuminati avanguardisti del wave-synth-rock dai nomi bizzarri quali Neon, Krisma, Gaznevada e Futuritmi. Non sono tanto i Depeche Mode, i Cure o gli Ultravox a caratterizzare il front-office sonoro dei Fata quanto le precedenti avanguardie citate e i relativi pronipoti, a noi più noti, come i Bluvertigo e i Subsonica, seppur qui pesantemente edulcorati da ruffiane manipolazioni pop e deprivati, ahimé, di qualsiasi magneticità intellettuale nei testi.

"L'evidenza" ha tutto lo spessore di un gran singolo radiofonico, ballabile, patinato, curatissimo e strutturalmente perfetto nell'intreccio intro/ritornello/bridge mentre gli altri due brani, pur vantando una ragguardevole qualità degli arrangiamenti, spostano visibilmente il baricentro melodico verso i Timoria di "Colori che esplodono" (per merito o demerito di Roberto Ferrari che ricalca pedissequamente nel timbro la stessa teatralità vocale di Francesco Renga).

Anticamera di un full-lenght ormai alle soglie del parto questo EP costituisce un diplomatico compromesso tra intelligente rivisitazione musicale, legittime ambizioni radiofoniche e nostalgico edonismo anni '80.

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La recensione Fata EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-13 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • utente0 18 anni fa Rispondi

    Io li ho visti a Foggia per Spazio Giovani e mi sono piaciuti molto. Grande carica,in particolare il tastierina è una mina vagante

  • utente0 18 anni fa Rispondi

  • el 18 anni fa Rispondi

    Bravi anche loro, finalmente un po' di synth! Figurarsi che li ho visti (come i Moostachi la prima volta) in un certo locale che NON paga i gruppi che non fanno cover... Spero di ribeccarli in una situazione migliore!