Simone Meneghello
Le Canzoni Di Settembre 2006 - Cantautoriale

Le Canzoni Di Settembre

Simone Meneghello è un cantautore milanese che ha appena sfornato un disco dal titolo “Le canzoni di Settembre”, in cui canta, suona la chitarra, il piano. E' stato per molti anni sassofonista. Un polistrumentista, insomma; uno a cui piacciono il buon vino, De André e Gorge Brassens.

Detto con tutta sincerità, quelle di Simone Meneghello sono canzoni lente e tratti noiose, monocorde. Alcune sembrano ruotare attorno a pochi campi semantici, soprattutto quelle che comprendono parole quali “occhi-dolcezza-dormire-pianto- sognare-notte-stelle-amore”, il tutto corredato da un suono fatto quasi sempre da una sola chitarra, perciò acustico. Ma non ci sentiamo di buttare via tutto così in fretta: questo è un disco difficile da ascoltare, fatto da melodie estremamente rallentate, undici pezzi più o meno tutti della stessa lunghezza, cantati con la stessa voce da basso.

Tratteniamo gli sbadigli, dunque, e cerchiamo di arrivare in fondo, perché ci sono dei pezzi che meritano. "Fermati qui", per esempio: una ballata costruita su progressioni armoniche che capiscono decisamente di più, riempita dal piano, dal contrabbasso , da violini, da cori leggeri. O "Lontananza", che sembra qualcosa di Ben Harper costruito sugli accordi di "True Colours" di Cindy Lauper, con tutti gli strumenti che si aggiungono gradualmente e, finalmente, il pezzo parte. Lo stesso vale per "Il mentitore": quello più politico, più orecchiabile, che piacerà di più.

Un ascolto superficiale non gli renderebbe merito, uno troppo analitico scoprirebbe motivetti ricorrenti, già sentiti… e siccome ho la febbre a 39 e non mi va di giocare a Sarabanda, almeno vorrei sottolineare che qualcosa di buono c’è e non va buttato. Solo che tocca ascoltarselo almeno sei volte per trovarlo. E ora datemi ancora tachipirina.

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