Rabbia, disperazione e tanta elettronica
Che Volume I di Giumo fosse un lavoro importante, poco ci piove. Eppure, se possibile, in questo Volume II la formula non solo si perfezione ma si evolve pure. "Spia" di tutto questo è un pezzo come Lamentele che, almeno a tratti, potrebbe passare benissimo per un pezzo di punk-new wave di qualche gruppo misconosciuto del sottobosco italiano. E invece, subito dopo, ecco arrivare Maldistesta, forse la traccia che preferisco del disco, con quel sottofondo di musica elettronica solo all'apparenza sghemba e un "po' buttata così" che, però, rileva tutto il talento di Giuseppe Francesco Montemurno che, è sempre bene ricordarlo, è "esponente di spicco della crew Klen Sheet, collettivo di rapper, beatmaker e producer di varia provenienza di base a Milano".
Ci sono ancora, tuttavia, delle cose che non funzionano qui o, per meglio dire, che funzionano meglio e sono, quasi, tutte da rintracciare verso il fondo dell'album. Infatti, almeno la mia impressione è stata questa, Volume II si sarebbe potuto concludere anche molto prima, grosso modo all'altezza della nona-decima canzone, e invece si è voluto inserire anche qualcos'altro, giusto per rendere più corposo il lavoro. Anche se le tracce finali non sono brutte tracce, tutt'altro, è evidente come "lo scarto" via sia. E questo è dovuto al fatto che Giumo sia stato "troppo bravo" prima. Ecco perché, al prossimo giro, anche se avremo meno da quest'artista, sicuramente "lui ci darà di più".
---
La recensione Volume II di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-04 08:34:52
COMMENTI