Il nuovo singolo di Zic, in collaborazione con Shama24k, è un reciproco venirsi incontro di stili che rischia di essere risucchiato nel quotidiano accavallarsi di produzioni a tavolino
Venendo da un album come Smarties del 2020, dal nuovo singolo del giovane autore fiorentino Zic ci si aspetta sicuramente un'evoluzione o un semplice cambio di rotta tipico di chi, come lui, ha dimostrato, proprio in quel frangente, di possedere talento creativo in termini di alternative pop ibrido a synthwave, lampi IDM e sprazzi di psichedelia. Il nuovo singolo Figli di un cane, però, opta per una impostazione da formato canzone con sfumature italo-indie radicalmente innestate su fertili terreni commerciali al di qua dei nostri confini territoriali.
Di contenuto conforme a quella regola non scritta – ma in uso ampiamente comune – che prevede precise e specifiche mosse a tavolino per cesellare prodotti ad hoc per una larga fetta di pubblico giovanile odierno, cuciti su misura per playlist di Spotify più che per emittenti radiofoniche anche di flusso, Figli di un cane non si discosta da una quotidiana e ridondante proposta ormai anche aspirante sanremese, molto ben confezionata nella struttura degli arrangiamenti e nella qualità ingegneristica di resa sonora – in questo assolutamente nulla da recriminare, ci mancherebbe; c'è l'Auto-Tune ma tant'è, ahinoi fa parte del gioco – ma che ben poco comunica a chi cerca stimoli fuori dai soliti e ingolfati circuiti distributivi, e un po' delude chi invece avrebbe apprezzato un percorso privo di simili rientranze perché capace di esplorazioni ben più costruttive e interessanti.
Si tratta di una collaborazione con l'amico rapper Shama24k e forse, proprio per questo, il frutto dell'operazione è un reciproco e sincero venirsi incontro di stili e tendenze compositive. Ma proprio all'interno del suo mondo, a lungo andare, un brano come Figli di un cane rischia di scontrarsi con decine e decine – se non centinaia – di proposte dalle medesime fattezze in quello che è ormai un affastellamento indistinto di produzioni programmate e sfornate con lo stampino. Ad ogni modo, chi ama il genere amerà tranquillamente anche questo brano, comunque sinonimo di garanzia per una qualità produttiva e un coinvolgimento generazionale pressoché assicurato.
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La recensione Figli di un Cane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-17 18:47:58
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