Little Pieces of MarmeladeOlogenesi2022 - Lo-Fi, Rock

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Il rock italiano nel 2022 ha questi suoni e questa voce

Quando penso all'evoluzione del rock di casa nostra, quello cantato in italiano che prende dai maestri italiani e internazionali per elaborare un linguaggio proprio, riconoscibile dal suono prima ancora che dalla voce, penso a un disco come Ologenesi dei Little Pieces Of Marmelade e mi guardo indietro tentando di ricordare quando ci sia stato negli ultimi (dieci? venti?) anni un album così proveniente da una band tutt'ora emergente, da un power duo che ha lanciato il cuore del tutto oltre l'ostacolo per trovare la propria strada.

Il primo album di sette pezzi dei Little Pieces of Marmelade con gli inediti e le cover di X Factor era abbastanza interessante, certo, ma niente a che vedere con Ologenesi, in cui il passaggio all'italiano ha giovato tantissimo ai due, così come la possibilità di esprimersi a 360°, in ogni direzione possibile, grazie anche alla produzione di Manuel Agnelli, perfettamente in sintonia con la band.

 
Le canzoni del disco hanno tutte titoli numerici, vanno da Canzone 1 Canzone 12. Ovviamente all'interno del disco sono messe mischiate, così dopo la 1 c'è la 7, tanto per confondere un po' l'ascoltatore e giocare con la sacralità dell'oggetto, ma poi tanto è un album che una volta messo si arriva fino in fondo e ci si fa inglobare dai mille effetti della chitarra che stordiscono, intrippano, mandano in un altro universo sonico mentre la batteria picchia cadenze che potresti pure definire crossover e la voce taglia come i coltelli dello Chef Tony. 

C'è spazio per tutto, dall'hip hop ai Flaming Lips, dallo stoner ai Beastie Boys, alle melodie sghembe di Vincent Gallo, dai Maestri Agnelli e Ferrari nel senso di Alberto alla scomposizione e alla ricomposizione di mille e più influenze per incasinare sempre i poli della bussola e trovarsi ad essere incuriositi, cosa rara di questi tempi. Ci sono le canzoni da due minuti sparate in faccia e quelle che non ti aspetti proprio, tipo la Canzone 12 che inizia al pianoforte e che fa capire quanto DD e Frankie abbiano un'autostrada davanti a loro, una possibile evoluzione che potrebbe portarli da Sanremo al festival hardcore senza perdere niente del loro racconto. 

C'è anche del revivalismo di un crossover di vent'anni fa, certo, ma è talmente masticato e risputato in una nuova forma che non riesci mai a parlare di nostalgia, casomai di futuro. Sarà molto bello vederli crescere ancora.

 
 

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La recensione Ologenesi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-11 15:57:00

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