Border. Never Too Late 2022 - Elettronica, Electro, Electroclash

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Elettronica e post punk, i Border. sono alienanti e ipnotici, travolgenti come una drum machine saturata e affascinanti come una voce sussurrante.

Border., il progetto del duo bolognese composto da Alessandro Panighi ed Erika Spada, dopo aver attirato l'attenzione della scena underground con We Don't Exist torna a proporre il proprio lavoro sottolinenando ancora una volta il punto fondamentale della loro proposta. Border. - e non Borders, ecco perché il punto - indica la mancanza di confini tra i generi musicali, che il duo emiliano lascia incontrare anche nel suo ultimo ep - Never Too Late.

La caratteristica principale del lavoro è proprio l'attuazione di questa dichiarazione di intenti, che porta l'elettronica a incontrare il post punk, e l'industrial a fondersi con alcuni tratti dell'hard rock. Never Too Late è un lavoro coraggioso, che esprime l'assoluta indifferenza del duo nei confronti di una composizione accondiscendente. Sono sonorità difficili, che non estinguono la curiosità di chi ascolta nel tempo un solo ascolto, quelle che Alessandro produce con drum machine, chitarre e sintetizzatori. Caratterizzate da un suono acido e da un tocco glitch, i suoni della parte strumentale sono travolgenti e alienanti al tempo stesso. Se con è con una ritmica accattivante e una cassa in quattro quarti, tipica della techno, che si viene catturati, con le armonie spesso in minore e il timbro pungente degli strumenti elettronici saturati ad alti livelli, si viene proiettati nel mondo dei Border.

In questo ambiente, così ipnotico e ben costruito, la voce di Erika rifiuta le forme melodiche del pop per lanciarsi in esperimenti dissonanti, per parlare direttamente a chi ascolta, come accade in Consent. Il ruolo della sua voce rimane quello di spiccare dalla base musicale e lo fa grazie alla sua tendenza a riempire il cantato di pathos, con cui si divincola dalle sonorità invadenti delle basi. In questo modo i Border. riescono a costruire un'immagine forte composta da una parte musicale che non ha bisogno di rinunciare all'impeto che la caratterizza per lasciare spazio alla voce, la quale a sua volta riesce a brillare senza dover rinunciare a una certa dose di fascino che caratterizza il timbro di Erika.

Un progetto che funziona, che prosegue nel cammino già delineato, senza arretrare e che rende le caratteristiche peculiari dei due musicisti i punti di forza del duo. I Border. confermano la qualità e l'originalità che avevano già lasciato intravedere con la loro prima uscita.

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La recensione Never Too Late di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-16 10:57:18

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