Life Like Low Life Like Low 2022 - Cantautoriale, Trip-Hop, Alternativo

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Un esordio senza compromessi per il duo varesotto, firmando un lavoro che fonde provincialismo italiano, sonorità americane e quintali di sigarette

"Life is like a low budget movie", affermano Fabrizio Peccerillo (fonico e tour manager di professione) e Jacopo Rossi (chitarrista e compositore con varie esperienze e progetti alle spalle), anima e corpo del progetto Life like low formatosi quest'anno a Varese.

Messico e CenereDistanza sono i due singoli che anticipano la prima fatica della band varesotta: anteprime che colpiscono rivelandosi spigolose, o meglio, dalle mille sfaccettature e "scenografie" (se vogliamo continuare a parlare di low budget movie). Perché in fin dei conti il concetto che anima e dà vita a questo lavoro d'esordio è questa fissa/questo fetish per i film indipendenti: un espediente per riuscire a rendere più cinematografiche canzoni che trattano e raccontano quella voglia e quei sogni adolescenziali di scappare dalla propria realtà (spesso dalla propria provincia). Per esempio è riscontrabile ovunque un richiamo alle sigarette, oggetto necessario per un certo tipo di estetica, proprio come quella dei film a basso budget o indipendenti, che tutti noi abbiamo intravisto nelle nostre adolescenze come un mezzo per avere un'inquadratura diversa della realtà.

Ogni storia, ogni canzone presente in Life Like Low è un copione diverso, una nuova sceneggiatura per gli stessi interpreti, tanto da spiazzare l'ascoltatore constatando la quantità di generi e strumenti musicali all'interno: si passa dal soft grunge della title track, che - potrebbe fungere benissimo da colonna sonora figa e catchy di qualche serie tv - e tanto ricorda gli About Wayne del periodo Bagarre, all'elettropop tipicamente all'italiana che riscontriamo nell'opening track "Distanza" (Vibes in stile La Notte).

Ma sono soltanto due esempi: all'interno disco in questione, sono presenti composizioni che seguono il filone indie pop italiano dell'ultimo decennio ( #nonamewhite sabbia, quest'ultima con una importante struttura musicale, soprattutto per l'arrivo degli archi) ma anche piccole bombette di fattura texana, stilisticamente d'oltreoceano, che come anch'essi affermano, si rivelano canzoni che fungono da portale tra la Lombardia e gli Stati Uniti: basti pensare a Doppelganger, ma anche la già citata Life Like LowMaiali, che strumentalmente ricorda gli ultimi Bloc Party.

Tutto sommato il lavoro di Peccerillo e Rossi è un esordio compatto e di valore; possiede varie sfumature come già descritto e questo permette al disco possedere una sua coerenza, una sua identità stilistica sì confusa, ma lineare. Disco che cresce ad ogni ascolto e riesce a far emergere agli occhi dell'ascoltatore nuovi elementi, senza mai annoiare o risultare pesante. Un'ottimo punto di partenza, per via dei ben riusciti arrangiamenti e dalle infinite sonorità spalmate all'interno che tra loro funzionano. 

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La recensione Life Like Low di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-15 15:54:00

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